di Davide Marcomini
Questo articolo vuole essere un aiuto a chi per mancanza di tempo, nozioni e/o forma mentis non sa come potersi destreggiare nella scelta di un bene importante quanto difficile da comprendere come un impianto di allarme intrusione.
“Hai sentito, hanno rubato a casa dei vicini, chiama subito un installatore e facciamo fare un preventivo”
Normalmente se non avete tra le vostre conoscenze un installatore di impianti di allarme, un elettricista e per vostra fortuna, non avete mai avuto nulla a che fare con il problema furti, ladri ecc., funziona più o meno così, ci si fionda alla ricerca di qualcuno che possa innanzitutto darci un idea dei costi.
Prima però di passare alla disamina dei costi che compongono un sistema di allarme vediamo quale potrebbe essere una buona traccia per chiedere ai diversi interlocutori un preventivo che possa essere quantomeno confrontabile.
Ah, se la vostra idea di sicurezza prevede un investimento inferiore a quella per il vostro smartphone, forse dovreste prima leggere questo articolo.
Come chiedere il preventivo per l’installazione dell’impianto di allarme intrusione (antifurto).
Un preventivo deve essere chiaro e trasparente, riportando in modo inequivocabile tipologia e quantità di prodotti/componenti che andranno a costituire l’opera finita, nel nostro caso l’impianto.
Ci sono vari fattori che possono fare aumentare o diminuire sensibilmente il prezzo del nostro impianto.
- livello di sicurezza da raggiungere
- tipologia e natura delle apparecchiature
- tecnologia adottata dalle apparecchiature
- numero dei componenti installati
- funzionalità della centrale di controllo
- scalabilità di tutte le componenti
- tipologia e numero degli avvisatori acustici
- difficoltà di installazione
- rispetto delle norme tecniche vigenti e degli obblighi contributivi
1 – LIVELLO DI SICUREZZA
In base alla preventiva analisi dei rischi, che tiene conto di molteplici aspetti quali ubicazione e conformazione dell’edificio, numero degli accessi praticabili e loro altezza, valori contenuti ecc, il professionista può stabilire di comune accordo con il cliente il livello di sicurezza che l’impianto dovrà raggiungere. Il livello dovrà essere esplicito e sarà la base di partenza del nostro preventivo.
2 – TIPOLOGIA E NATURA DELLE APPARECCHIATURE
Sembra banale ma non tutte le apparecchiature sono uguali e non tutte sono in grado di offrire lo stesso livello di sicurezza, la stessa scalabilità, gli stessi costi di manutenzione ecc il nostro consiglio quindi è confrontare sempre apparecchiature uguali o simili.
3 – TECNOLOGIA ADOTTATA DALLE APPARECCHIATURE
Come per il punto 2 non tutte le apparecchiature sono dotate delle stesse tecnologie e il fatto che possano essere cablate piuttosto che wireless non è una discriminante sufficiente per stabilire che possano essere uguali, anche in questo caso conviene confrontare sempre apparecchiature uguali o simili.
4 – NUMERO DEI COMPONENTI INSTALLATI
Anche in questo caso non è superfluo ricordare che per un giusto confronto serve una traccia sulla base della quale deve essere presa in considerazione la stessa quantità di componenti aventi stesse caratteristiche e funzionalità, ad esempio, 10 rilevatori di apertura non possono essere sostituiti da 4 rilevatori esterni.
5 – FUNZIONALITÀ DELLA CENTRALE DI CONTROLLO
La centrale è il cuore dell’intero sistema, si occupa infatti di analizzare tutti i segnali provenienti dalle periferiche siano esse cablate, wireless o via bus e trasformarli in azioni, chiamate, SMS, invio protocolli digitali, sirene ecc. Tutte queste funzioni devono essere valutate per una scelta corretta della centrale poiché non tutte le centrali offrono uguali funzioni, ad esempio se devo collegare l’impianto alla stazione delle Forze dell’Ordine la centrale dovrà necessariamente essere dotata di comunicatore telefonico di tipo vocale.
6 – SCALABILITÀ DI TUTTE LE COMPONENTI
Quando usiamo il termine “scalabile” intendiamo un impianto o un apparecchiatura che consenta ampliamenti e/o aggiornamenti futuri senza stravolgimenti dell’intera infrastruttura. In genere le apparecchiature di fascia alta sono progettate in modo da essere scalabili nel tempo e per questo durature. Nella valutazione di un preventivo occorre quindi tenere conto del fattore scalabilità per non dover sostituire l’intero impianto per un semplice aggiornamento o necessità ulteriore che potrebbe nascere nel tempo.
7 – TIPOLOGIA E NUMERO DEGLI AVVISATORI ACUSTICI
Nonostante qualcuno sostenga che gli avvisatori acustici (sirene) specie quelle esterne siano obsolete, fuori norma e fastidiose, la norma tecnica riguardante gli impianti di allarme intrusione, la CEI 79-3 prevede che per ve ne sia installata almeno una per il raggiungimento del livello di sicurezza 2. Vedi questo articolo.
8 – DIFFICOLTÀ DI INSTALLAZIONE
Anche se sei completamente ignaro di come funziona un sistema di sicurezza, devi sapere che si tratta di un impianto a tutti gli effetti per il quale è previsto il rilascio della dichiarazione di conformità. Dunque non è un elettrodomestico che una volta tolto dall’imballo lo si attacca alla prima presa di corrente utile e funziona… se questo è quello che credi sei a rischio di incappare in un grosso errore o ancor peggio che qualcuno ti proponga una soluzione mordi e fuggi che di sicuro ha ben poco. Essendo dunque un impianto, avrà varie difficoltà installative, dalla stesura dei cavi, al collegamento e programmazione dei componenti, ed ovviamente anche la cautela nell’ usare determinate apparecchiature evitando danni, soprattutto se in luoghi già abitati. Dai uno sguardo qui.
9 – RISPETTO DELLE NORME TECNICHE VIGENTI E DEGLI OBBLIGHI CONTRIBUTIVI
Come già detto sopra per poter essere certificato di un determinato livello ed essere corredato dalla Di.Co. (Dichiarazione di Conformità DM 37/08) l’impianto deve essere realizzato nel rispetto delle norme vigenti con apparecchiature certificate in base all’uso e all’installazione, senza dimenticare che durante le fasi di installazione un operatore potrebbe ferirsi, farsi male per questo è sempre auspicabile che sia in regola con gli obblighi contributivi, proprio per evitare grane o grattacapi.
Una volta individuato il tipo di impianto da realizzare, il livello di sicurezza che si vuole raggiungere, i materiali da utilizzare, le componenti, la loro quantità e qualità dovremo soffermarci sulla scelta del professionista cercando di capire chi offra maggiori garanzie non solo in termini di sostituzione di apparecchiature eventualmente guaste ma anche in termini di assistenza post vendita, manutenzioni, interventi fuori garanzia e loro tempistiche – su questo punto meglio prevedere anche un contratto di manutenzione preventiva che possa coprire le nostre esigenze.
Hai preso nota di tutto? Bene, allora solo un ultimo consiglio. Se proprio non sai a chi rivolgerti e stai pensando di far fare più preventivi da confrontare, non eccedere, fermati a 3 o 4 al massimo, rischi altrimenti di entrare in un vortice di caratteristiche tecniche e specifiche dal quale difficilmente usciresti da solo rischiando solo di fare una scelta poco appropriata dettata magari solo da prezzo o dalle capacità dialettiche del venditore. Se il tuo è un impianto di grandi dimensioni nel quale le cifre sono considerevoli, magari rivolgiti ad un professionista, il Perito elettrotecnico abilitato ad esempio è una figura in grado di redigere per te un capitolato sulla base del quale le aziende faranno le loro offerte a parità di componenti, quantità, tipologia e quant’altro fin qui citato.