Leggendo un po’ qui e un po’ la mi accorgo che si parla sempre meno dell’analisi del rischio, forse si evita di parlarne o forse (spero di no) l’argomento è sconosciuto anche tra gli operatori del settore.
A differenza di quanto si possa pensare infatti l’installazione di un sistema di allarme intrusione va necessariamente preceduta da un attento studio che viene meglio definito come “analisi del rischio”. (ne ho parlato anche in questo video)
Per questo mi accingo a scrivere questo “articolo” nella speranza di arrivare a chi si avventura nella ricerca del “miglior sistema di allarme” per la propria abitazione, perché sono proprio le abitazioni ad essere forse le più difficili da proteggere.
Innanzitutto cos’è l’analisi del rischio?
Possiamo dire che si tratta di una procedura che il tecnico esegue al fine di stabilire quale livello di prestazione (o grado di sicurezza) dovrà raggiungere quel determinato sistema, va ricordato infatti che sulla base della normativa vigente in materia di allarmi intrusione la EN50131, il sistema può essere classificato dal grado 1 (più basso) al grado 4 (più elevato).
Di cosa tiene conto?
Per una corretta analisi del rischio si devono tenere in considerazione molti fattori, tra questi:
– il livello di rischio al quale è sottoposto l’edificio
– i valori in esso contenuti
– l’ubicazione dell’edificio
Forse starai pensando “perché preoccuparmi di tutte queste pugnette quando posso montare qualche sensore ed è finita?” beh, sostanzialmente perché sappiamo che esistono diverse tecnologie che garantiscono livelli di sicurezza differenti, inoltre sappiamo che ahimè vi è stata un evoluzione anche al contrario, ovvero da parte di chi sfrutta le falle di alcuni sistemi a proprio favore per poter perpetrare l’azione criminosa. Un po’ come fanno gli hacker, ecco i ladri sono i nostri hacker…
Come dite, questa cosa dei diversi livelli di sicurezza garantiti dalle apparecchiature non vi torna? Forse nessuno ve lo ha mai detto ma in effetti ci sono differenti apparecchiature e/o differenti tecnologie costruite per il medesimo scopo ma che si differenziano tra loro per il livello di sicurezza che riescono a raggiungere e automaticamente per la facilità o meno di essere elusi dal nostro potenziale “hacker”.
Fin qui ho semplicemente citato qualcuna delle ragioni per cui non è possibile parlare della sicurezza di un edificio senza prima aver effettuato un sopralluogo figuriamoci fare un preventivo o azzardare la tipologia di apparecchiature da installare. Parliamoci chiaro, in casa potreste avere un Caravaggio o una collezione di Rolex e tenerlo nascosto all’installatore che esegue il sopralluogo ma se desiderate raggiungere un adeguato livello di sicurezza è opportuno operare con criterio.
Arrivati a questo punto della lettura forse un idea ve la siete fatta e forse siete quel tipo di cliente che punta alla sostanza, in effetti qui è in gioco la sicurezza e alla domanda “quanto vale la vostra sicurezza?” forse non sappiamo rispondere.
Un ultima raccomandazione, fidatevi degli esperti!